Pioggia di premi per il canoa club Città di Castello a Vipiteno nel campionato italiano

Pioggia di premi per il canoa club Città di Castello

Non hanno deluso le aspettative. A Vipiteno, nella provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, durante i campionati italiani gli atleti del Canoa Club Città di Castello tornano con un pieno di medaglie: un primo posto e un secondo posto. Nella categoria C2 «Juniores 17-18 anni» classica, hanno vinto l’oro Martino Beccari e Michele Pasqui. I due atleti biancorossi si sono ripetuti dopo il primo posto nella categoria «Under 23» classica, vinto il 15 maggio scorso lungo il fiume Stura in provincia di Cuneo, si colora di bianco rosso. Non solo ma questa volta la ‘truppa’ guidata dall’allenatore Massimo Spelli torna in città con un altro premio: il secondo posto nella gara a squadre che hanno vinto Martino Beccari, Michele Pasqui e Gregorio Giannini, nella categoria C1 «Juniores 17- 18 anni».

Il team biancorosso è stato sconfitto solo dalla Marina Militare per pochi centesimi di secondo. Una doppia soddisfazione per il club. «Siamo in attesa della convocazione per le gare dell’Europeo che si svolgeranno in Austria il prossimo fine luglio – ha detto l’allenatore Massimo Spelli dopo la splendida giornata – siamo a metà stagione e abbiamo colto i risultati più importanti. Al termine dei mondiali di canoa che si stanno svolgendo in Bosnia, ci saranno le convocazioni ufficiali e speriamo di essere fra i convocati, dopo i risultati ottenuti, frutto di un lavoro lungo e di tanta passione dei ragazzi». Senza parole il vertice del Canoa Club Città di Castello, che mai si sarebbe aspettato un doppio trionfo nel giro di nemmeno un mese, che proietta i tifernati fra i vertici della canoa italiana.

I tifernati Martino Beccari e Michele Pasqui Campioni d’Italia nella categoria C2

I tifernati Martino Beccari e Michele Pasqui Campioni d’Italia nella categoria C2

Il fiume Stura di Demonte, in provincia di Cuneo, si colora di bianco rosso. Ai campionati italiani, svolti sabato e domenica, Martino Beccari e Michele Pasqui del Canoa Club Città di Castello si sono laureati Campioni d’Italia, nella categoria C2 «Under 23» specialità classica.

A un anno di distanza e sempre sullo stesso fiume, l’equipaggio tifernate vince ancora. Il percorso, lungo circa tre chilometri e mezzo, ha visto i due giovani canoisti di Città di Castello primeggiare sulle altre imbarcazioni.
Entusiasta Massimo Spelli, allenatore del club, che ha preparato al meglio la compagine biancorossa. «Questo fiume ci porta bene – ha detto l’allenatore – abbiamo vinto ancora, dopo un anno di distanza».
«Il nostro club continua ad essere fucina di campioni – ha spiegato Sandro Paoloni, presidente del Canoa Club tifernate – e torniamo con una medaglia d’oro da Cuneo. Una vittoria importante perché saranno loro e gli altri giovani del club a segnare il futuro in questa categoria e per la nostra associazione».

Firmato il protocollo d’intesa per le Tiber Dragon Lady

Firmato il protocollo d'intesa per le Tiber Dragon Lady

In barca, fianco a fianco. Si può combattere anche così il tumore e diventare, nello stesso tempo, testimonianza concreta della vita che rinasce e vince sulla malattia.

E’ quanto fanno le Tiber Dragon Lady: oltre 20 donne, operate di patologie oncologiche (tumore al seno). Il sogno è diventato realtà questa mattina, domenica 7 maggio, con la firma del protocollo d’intesa che ha dato il via al primo progetto sperimentale del «Dragon Boat» (una barca di grosse dimensioni con la testa e la coda di drago per venti persone) una pratica innovativa per la riabilitazione e fondata nel 1996. L’evento vede in prima linea il Canoa Club Città di Castello, guidato dal presidente Sandro Paoloni, insieme all’Aacc (associazione Altotevere contro il cancro) con il presidente Italo Cesarotti. Il documento firmato permetterà, infatti, di «integrare e continuare un percorso riabilitativo nell’attività fisica di gruppo assistita e confacente alle esigenze di recupero e mantenimento delle donne operate al seno o soggetti equipollenti».
Sandro Paoloni, presidente del Canoa Club Città di Castello, ha sottolineato come «questo sia solo l’inizio di un percorso, adesso guai a fermarsi»«Con l’avvento del Dragone – ha aggiunto – uno sport individuale come la canoa, diventa un gioco di squadra: un cambio epocale, ma non abbiamo paura di metterci in gioco, perchè lo facciamo da 50 anni. Anzi spero che questo progetto possa allargarsi e integrare anche altre realtà e altri Comuni.

In questa sede vorrei ringraziare tutti i soggetti che hanno operato con noi». Il vertice del canoa ha poi letto i messaggi di saluti del presidente del Fick e vicepresidente del Coni Luciano Buonfiglio, insieme a quelli degli onorevoli Walter Verini e Anna Ascani, annunciando come quest’ultima si sia impegnata ad «organizzare un evento con il Governo» per questa nuova attività. Italo Cesarotti, dal canto suo, dopo aver sottolineato l’importanza di questo impegno «che coinvolge istituzioni importanti» ha parlato del doppio significato delle donne in canoa «fondamentali – ha aggiunto – per il recupero fisico e morale». L’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini, dopo aver ricordato gli interventi realizzati lungo il Tevere si è soffermata sul protocollo d’intesa. «il documento – ha spiegato -è già stato portato in giunta ed è stata firmata anche la delibera, qualche giorno prima dell’accordo che il ministro Lorenzin ha firmato con una associazione di Roma. Siamo fra le prime esperienze che concretamente mettono in acqua la barca».

«Quando ne ho sentito parlare per la prima mi sembrava un progetto irrealizzabile – ha detto Luciana Bassini, assessore al comune tifernate – ma la tenacia e determinazione delle Farfalle, ha portato avanti e realizzato questo sogno. In Umbria siamo la prima canoa Bragon Boat che solca il Tevere. Spero che abbia uno sviluppo importante: come ente faremo la nostra parte».
Daniela Felicioni, direttore del Distretto Alto Tevere, ha voluto evidenziare l’importanza di una «attività di riabilitazione in cui le donne stanno insieme per superare anche le difficoltà», ringraziando poi il dottor Martinelli, la fisioterapista e Rossella Cestini.
«Oggi ci avete fatto vivere momenti emozionanti di sport vero», ha detto il presidente regionale del Coni Domenico Ignozza, che ha aggiunto: «Il Coni è vicino a questo progetto devo ringraziare il Canoa Club, l’ amministrazione comunale molto sensibile allo sport, e la Regione».

Firma del protocollo per l’inizio dell’attività delle Tiber Dragon Lady

Il sogno diventa realtà.

Siamo lieti di invitarvi domenica, 7 maggio nella sede del Canoa Club Città di Castello, dove sarà firmato il protocollo d’intesa per l’inizio dell’attività delle Tiber Dragon Ladyche vede il Canoa Club Città di Castello, guidato dal presidente Sandro Paoloni, in prima linea insieme all’Aacc (associazione Altotevere contro il cancro) con il presidente Italo Cesarotti.

Insieme a loro, all’evento che prenderà il via alle 10 nella sede nautica del club biancorosso in piazza Porta San Florido, ci saranno anche: gli onorevoli Anna Ascani e Walter Verini; il vice presidente del Coni e presidente della Federazione italiana canoa e kayak Luciano Buonfiglio; l’assessore regionale Fernanda Cecchini; il presidente regionale del Coni Domenico Ignozza; il presidente regionale della Federazione italiana Canoa e Kayak Sandro Papi; la dottoressa Daniela Felicioni direttore del Distretto Alto Tevere; il sindaco Luciano Bacchetta e gli assessori comunali Luca Secondi, Massimo Massetti, Riccardo Carletti e Rossella Cestini.

Alle 10,30 ci sarà la ‘messa in acqua’ del Dragon boat condotto dalle Tiber Dragon Lady, alle 11 ci sarà la firma del protocollo e alle 12 un brindisi per l’importante evento.