Nel 1969 un gruppo di amici, Luca Duca, Amleto Bambini, Mario Bioli, Mauro Gattini, Zelindo Gustinucci, Franco Petruzzi, abituali frequentatori del Tevere decide di compiere un’impresa che, al di la delle loro intenzioni, conquistò gli onori della cronaca nazionale.
Utilizzando vecchie tubature per l’essiccazione del tabacco costruiscono un pesante catamarano a bordo del quale ridiscendono il Tevere da Città di Castello a Roma accompagnati da canoisti provenienti da tutta Italia. Dopo sette tappe arrivano sotto ponte Milvio sfiniti ma soddisfatti.
Ad attenderli una folla plaudente e una pattuglia di vigili urbani che li preleva e li conduce in Campidoglio dove sono ricevuti dal Sindaco della Capitale che li ringrazia per l’impresa e dona loro una medaglia d’oro a nome della città di Roma. Tornati a casa felici per l’impresa compiuta e accompagnati dalla risonanza della stampa nazionale, decidono di fondare il Canoa Club Città di Castello per permettere a tanti giovani di dare le prime pagaiate sul fiume a bordo di moderne canoe.